Email marketing: l’era 3.0 del dinosauro della comunicazione

Email-MarketingPrima della pausa estiva, affrontiamo un tema che si è riciclato nel corso del tempo, fino a diventare uno strumento fondamentale della strategia web: l’email marketing.

Lo strumento dell’email marketing ha successo semplicemente perchè funziona: secondo un recente sondaggio condotto da McKinsey & Co, è addirittura di ben 40 volte più efficace di Facebook e Twitter insieme. Continua a leggere “Email marketing: l’era 3.0 del dinosauro della comunicazione”

Twitter e la Social TV

Oscar-2014-il-selfie-di-Ellen-DeGeneres-e-da-record_h_partbDopo il tweet del momento fatto durante la serata degli Oscar, ovvero il “selfie” di Ellen DeGeneres con alcune star, retwittato da oltre 2,5 milioni di volte, surclassando il “Four more years” di Barack Obama dopo la rielezione, è quasi d’obbligo analizzare un po’ il nuovo fenomeno della Social Tv, portato avanti prima di tutto da Twitter, seguito dagli altri social.

Iniziando dalla serata Oscar, Twitter è esploso e addirittura andato in tilt durante la consegna degli Academy Awards con quasi 15 milioni di tweet nel mondo, esattamente 14,7 milioni, con all’interno riferimenti alla #notte degli Oscar. Cosa sta succedendo? Ormai sempre più spesso i programmi tv più coinvolgenti e di successo finiscono per essere molto commentati sui social network, in particolare Twitter.

Ma come fanno i canali, i programmi, gli eventi più trendy, a farsi trovare su Twitter? Basta creare un profilo hashtagcon titolo della trasmissione e, successivamente, è necessario rafforzare l’efficacia del passaparola e delle discussioni attraverso gli hashtag. Gli hashtag sono come la macchinetta del caffè di una volta, un luogo dove si raccolgono le persone per conversare: sul versante marketing la maggior parte delle reti e trasmissioni creano e sponsorizzano hashtag relativi che vengono usati dai fan per discutere.

Un esempio attuale e tutto italiano è l’edizione di quest’anno di Masterchef Italia di quest’anno, che ogni giovedì, durante la puntata, scatena i fan con commenti, esultazioni e critiche tutte generate dalla rete. Lo stesso è stato fatto ieri sera durante lo show degli Oscar, durante il quale, nella parte bassa dello schermo, ogni tanto si visualizzava l’account di riferimento da usare per correlare il proprio tweet all’evento in corso.

135842498-2adb3a47-1dce-4d84-a3fd-b366aa83b489La motivazione del successo di tutto questo sta nel fatto che alle persone piace dire la propria, fra il serio e l’ironico, su ciò che sta andando in onda ed oramai il modo più diretto e artigianale per collegare il piccolo schermo al Web, dimostrando la voglia che la platea degli spettatori ha di partecipare in prima persona alla TV, facendola diventare Social TV.
Diretta conseguenza di questo fenomeno dovrebbe essere la capacità dei programmi di seguire maggiormente i gusti degli spettatori, tuttavia prima di questo si è cercato di scoprire se effettivamente le conversazioni su Twitter spingano davvero a cambiare canale o è soltanto un chiacchiericcio che in fondo non scalfisce più di tanto i livelli d’ascolto.

L’unico studio in grado di individuare dati rilevanti è stato il report, battezzato Twitter Causation Study, che ha messo sotto la lente le tendenze di tweet e interazioni, registrate minuto per minuto, rispetto a 221 trasmissioni. Il tutto sfruttando le tecnologie e i sistemi di SocialGuide. La metodologia dell’analisi è stata sviluppata dall’economista premio Nobel, Clive Granger.

I risultati sono riusciti a provare l’evidenza statistica del rapporto Twitter-tv, cioè fra la messa in onda di un programma e le discussioni online intorno a quella trasmissione: difatti nel 29 per cento dei 221 episodi i tweet hanno condotto a un aumento degli indici d’ascolto, mentre nel 48 per cento dei casi è stato l’inverso, ovvero gli AudiSocialTG-Twitter-Hashtag-31gen-6feb2014-Reputation-Managerstessi ascolti hanno guidato il programma verso un picco di tweet. Un risultato che conferma Twitter spinge lo share e l’attenzione verso i programmi televisivi, soprattutto quelli in diretta, ma si è anche stabilito che non tutti i programmi hanno la stessa rilevanza: la valanga di tweet ha maggiore impatto su programmi come reality show, le serie comiche e gli eventi sportivi beneficiano parecchio di un aumento d’attenzione social, rispettivamente nella misura del  44, del 37 e del 28 per cento sui propri indici d’ascolto. Meno sensibili ai pareri degli utenti, invece, sembrano essere i programmi di genere drammatico.

Vista la rilevanza ormai acquisita, Nielsen ha annunciato che arriverà, fra settembre e ottobre del 2014, un nuovo strumento in grado di  effettuare rilevazioni sul 90% dei programmi televisivi: di ogni programma si twitter-statistiche-21conosceranno il numero di tweet che ha generato e quante persone sono entrate in contatto sul microblog con i cinguettii sull’argomento. Questo significa che il mercato pubblicitario sarà in grado di pianificare campagne e verificarne i risultati direttamente. Tale strumento si chiamerà Nielsen Twitter TV Ratings, e consentirà a broadcaster, agenzie e inserzionisti di misurare e comprendere le conversazioni relative ai programmi televisivi per sviluppare di conseguenza le proprie strategie commerciali.

Per concludere qualche esempio di Social TV degli ultimi mesi:

  • Il seguito del XIII Apostolo su Canale 5 del 25 febbario scorso, da nord e sud,  si è distribuito in maniera uniforme; gli hashtag più utilizzati durante l’intera stagione sono stati #XIIIapostolo2, #XIIIapostolo, #iltredicesimoapostolo,#salviamoiltredicesimoapostolo e #teamisaia. Le parole chiave, invece, “gabriel”, “isaia”, “claudia”, “puntata” e “serventi”. Inoltre sono stati individuati gli utenti più attivi e i twet più seguiti.
  • Abbiamo poi l’esempio di #CePostaPerTe, programma seguitissimo in tv con il 24,57% di share. Durante la puntata di sabato 8 febbraio sono arrivati 16.370 tweet. A commentare in diretta la puntata anche personaggi dello spettacolo molto seguiti in Rete come Melita Toniolo (@melytoniolo), Selvaggia Lucarelli  (@stanzaselvaggia), Petra Loreggian  (@petraloreggian) e  Diego Passoni (@diegopassoni) e, tra gli ospiti in puntata,l’attrice Ellen Pompeo, è stata centrale sul web, risultando al primo posto tra gli utenti più popolari (@ellenpompeo). Inoltre è stato possibile seguire il flusso di tweet e gli ascolti tv, con picchi e cali identici.share_tweet
  • Infine guardiamo l’analisi sullo show musicale#GianniMorandiLiveinArena, l’evento andato in onda in prima serata su #Canale5 il 7 e l’8 ottobre 2013. Durante la messa in onda dello spettacolo sono stati pubblicati 29.912 tweet che potenzialmente hanno raggiunto circa47milioni di persone.
    La serata che ha generato il maggior numero di interazioni è stata quella del 7 ottobre dove sono stati postati oltre 17 mila messaggi.
    Gli hashtag più twittati sono stati: #Morandi (3.518)#LiveinArena (3.554)#MorandiLive (3.272). Sono gli stessi che, nelle giornate del 7 dell’8 ottobre, hanno occupato le prime quattro posizioni dei TT-Trending Topic non solo durante lo show.

Per chiudere questa panoramica su questo nuovo trend, citiamo anche il metodo di Blogmeter – Social TV, il topic sul blog di Blogmeter dove, ogni settimana, è possibile trovare la classifica Top Social TV Programs, dove ci sono programmi televisivi più discussi durante la messa in onda, rilevati attraverso socialTVmeter, il tool proprietario Blogmeter, analizzati in base ad alcuni parametri standard.

Vediamo, quindi, che la settimana dal 24 febbraio al 2 marzo il primo programma in classifica è l’ultima puntata della miniserie in onda su Rai1 Braccialetti Rossi con 37,6K messaggi (tweet + post), realizzati da 10,1K autori unici (sia di Facebook che di Twitter) per 10,5 milioni di unique impressions (solo di Twitter). Al secondo posto in classifica Le Iene di Italia1 (21,9K messaggi, 12,5K autori unici e 4,5 mln di u.i.). E, in terza posizione, Masterchef Italia (20,8K messaggi, 6,5K autori unici, 4,7 mln di u.i.), su SkyUno, che si sta avvicinando alla finalissima.

Insomma ormai non possiamo più parlare di audience, il famoso share che tagliava le gambe anche a trasmissioni interessanti non esiste più, ormai tutto è social e la Social TV è soltanto una diretta conseguenza dei tempi.

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Instagram: pregi e difetti della App di foto più diffusa

download (1)Instagram è un’applicazione gratuita che permette agli utenti di scattare foto, applicare filtri su di esse, condividerle sui social network più noti, come Facebook, Foursquare, Tumblr, Flickr, e che presenta, in omaggio alle Polaroid, le fotografie in forma quadrata. È compatibile con vari smartphone con sistema  iOS, Android e, recentemente, per Windows Phone.

Instagram fu sviluppata da Kevin Systrom e Mike Krieger. Il gruppo fu fondato quando Kevin Systrom lavorava con Mike Krieger, con finanziamenti provenienti da Baseline Ventures e da Andreessen Horowitz. Il progetto iniziale, Burbn, aveva numerose funzioni, ma Krieger decise di concentrarsi sulle foto scattate da cellulare. L’applicazione fu messa a disposizione sull’iTunes Store il 6 ottobre 2010 e il 9 aprile 2012 Mark Zuckerberg acquisì Instagram.

Instagram ha un uso molto semplice: permette di scattare foto oppure di acquisire quelle che si hanno già in libreria e di condividerle con la community di instagramers. L’applicazione permette di modificare le caratteristiche cromatiche e visive dell’immagine applicando uno dei 18 filtri a disposizione, oppure migliorare luminosità e contrasto e selezionare cornice ed eventuale sfocatura per la foto. La condivisione dà la possibilità di dare un titolo alla foto, di dire dove si è ed e possibile scegliere il social su cui postare la foto. Le foto condivise potranno essere visualizzate da tutti gli instagramers se la privacy è settata su “pubbliche” o solo agli amici inseriti all’interno della propria rete. Ovviamente le foto possono essere commentate oppure è possibile dire se piacciono cliccando sul cuore sotto la foto. Quando si condivide è possibile usare degli hashtag che consentiranno di avere subito una visione completa degli scatti relativi ad un certo tema.

La crescita di Instagram  è stata piuttosto rapida, arrivando a toccare i 25 milioni di utenti nel marzo 2012. Dopo ilinstagram2 rilascio delle API di Instagram nel 2011 sono sorti diversi tipi di servizi e siti che miravano ad offrire un’esperienza su Web più ampia di quanto consentito all’interno dell’applicazione. Tra questi vi è Followgram,  a cui si accede usando gli stessi dati di login scelti per Instagram. Followgram colma due “carenze” di Instagram: la mancanza di una presenza su Web dei profili utente e la possibilità di rendere “visibile” il proprio account sui siti Web di proprietà con badge e vanity URL.

Visto che Instagram è parte di Facebbok, va crescendo la sua integrazione con la piattaforma, difatti le nuove funzioni, recentemente rilasciate nell’’update 2.5, riguardano sia Instagram su Web che la vera e propria applicazione mobile. Su quella mobile è ora possibile la navigazione per utenti e tag attraverso la sezione “Esplora” ed in generale è migliorata l’usabilità dell’applicazione grazie ad un’esecuzione più veloce. A livello funzionale, è ora possibile inserire dei commenti, e, flaggando la relativa opzione tra le impostazioni del profilo, rendere automaticamente disponibili anche i Facebook like associati alle foto. Inoltre la nuova Photo Page offre adesso visualizza gli scatti realizzati attraverso Instagram e i relativi commenti.

L’integrazione che il social delle foto ha nei confronti di Facebook favorirà una maggiore visibilità dei suoi followers; aumenterà ulteriormente i suoi utilizzatori,  soprattutto quelli aziendali che hanno già un profilo potente su Facebook, così da accrescere l’awareness dei prodotti/servizi anche su Instagram; infine, se le foto sono consultabili via Web, vale forse la pena mostrare i prodotti ad alta risoluzione anche sulla pagina di un browser.

Inoltre esiste la possibilità di integrazione degli scatti di Instagram su di un blog, sia attraverso il link http://ctrlq.org/instagram/#info, dove basta inserire l’url della foto, generando così l’Embeded Code da inserire nel blog; oppure, specifico per i blog in WordPress, si può usare il plugin gratuito Embedly , che genera il codice HTML da inserire nel sito.

La conclusione che il successo di applicazioni come Instagram e di piattaforme come Pinterest dimostra è che le immagini la fanno da padrone nella condivisione Social, che risultano il contenuto di maggiore interesse e che generano più engagement online.

instagram3Ovviamente, per chi ne fa un uso aziendale, questo significa essere social con tutti, postare in maniera periodica ma costante, geolocalizzare le foto, sempre curandone la varietà e la qualità dei contenuti e utilizzando gli hashtag che danno una grossa rilevanza al tema delle foto postate.

Alcuni esempi di eccellenza che ne dimostrano la penetrazione di Instagram sono il successo dell’account Instagram delle Marche, su cui sono postate le bellezze naturali, storiche ed enogastronomiche della regione; oppure la campagna #condividiunacocacola, per condividere foto e momenti particolari in compagnia della propria bevanda preferita; o la promozione del 1888 Hotel di Sidney, che offre offre una notte gratis a chi abbia 10 mila followers sul social fotografico.


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